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venerdì 11 giugno 2010

LA PALLACANESTRO A LIVORNO TENTA A RIALZARSI

Oggi postiamo un articolo del quotidiano "Il Tirreno" sulla riunione tra l'amministrazione comunale di Livorno e le società maschili e femminili cittadine per cercare di rilanciare la pallacanestro "nostrana" a livello nazionale.
"LIVORNO. Hanno ammazzato il basket, il basket è vivo. O almeno tenta di rialzarsi. La voglia di provare a fare canestro in città esiste ancora, ma in mancanza (cronica) di soldi buoni per ripresentarsi nel giro importante bisogna azionare i neuroni, accendere la lampadina delle idee, inventarsi qualcosa per non essere accusati di aver pugnalato una scuola e dimenticato la storia. È quanto ha fatto l'assessore allo sport Claudio Ritorni, che ieri pomeriggio ha convocato in Comune tutte le società livornesi dalla serie D in su. L'iniziativa era importante, e tutti hanno risposto all'appello: Libertas, Us Livorno, Stagno, Pielle, Don Bosco, Meloria, oltre a Piero Bottoni in rappresentanza delle Women. I presidenti delle società cittadine hanno apprezzato molto la chiamata dell'amministrazione comunale, e questa volta speriamo che nell'interesse generale della Livorno cestistica si mettano da parte gelosie da quartierino, miopia sportiva, egoismi vari. C'è da ridare lustro al prodotto Livorno, dunque unire le forze e le idee in un momento di crisi è un nobile scopo, anzi deve diventare un obiettivo comune. «Noi vogliamo proprio questo - sottolinea l'assessore Ritorni - cioè dare una mano per ripartire. Aspettando di vedere se si troveranno le risorse economiche per competere in una categoria nazionale attraverso l'acquisizione di un titolo sportivo o una wild card che arrivi dalla Federazione, cominciamo intanto a valorizzare quello che già abbiamo: il settore giovanile. Per questo vorrei che a livello di Allievi, Cadetti e Juniores le varie società livornesi prendessero il meglio per assemblare formazioni in grado di arrivare alle finali nazionali. I dettagli organizzativi e come si chiameranno queste squadre a noi non interessano: ciò che gli operatori del settore devono capire è la necessità assoluta di valorizzare e ridare lustro al prodotto Livorno. Il nome lo scelgano pure loro, noi invece mettiamo a disposizione il PalaLivorno per poterci giocare». «La nostra proposta - continua l'assessore allo sport - è stata accolta con grande entusiasmo, il clima che si respirava alla prima riunione era veramente positivo. Per questo abbiamo deciso di creare una commissione di tre persone (Fabio Canaccini, esperto di impiantistica, Renato Graziani, presidente provinciale Fip, Stefano Fantoni in quanto uomo di basket e delegato dallo stesso Ritorni, ndr) che entro lunedì dovrà elaborare una piattaforma tecnica. Poi giovedì 17 giugno ci ritroveremo di nuovo insieme a tutte le società livornesi per cercare di mettere in pratica il progetto studiato a tavolino». Il primo passo è stato fatto. Aspettando un domani migliore, quando nel 2011-12 ci sarà il riassetto dei campionati di basket con la nascita della cosiddetta lega di sviluppo (dietro serie A e Legadue, ma con sei-sette giocatori under obbligatori in ogni squadra) oppure l'arrivo di un gruppo di imprenditori che abbiano la forza di acquistare un titolo sportivo. Intanto però ci sarebbe da chiudere la partita Basket Livorno, una vicenda che al sindaco Cosimi sta molto a cuore. Se possibile evitando il fallimento e anche gli strascichi in tribunale. E' nato un comitato che doveva reperire risorse per arrivare a un concordato con i creditori, ma dopo un mese e mezzo abbondante dal varo dell'iniziativa la cosa è sempre impantanata. I soldi dei cosiddetti amici del basket attesi sul conto corrente bancario non si vedono. Giocatori e agenti, stanchi di mille promesse, sono pronti alle azioni legali. Impossibile dargli torto." (da Il Tirreno)

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