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lunedì 29 giugno 2009

BASKET LIVORNO: SIAMO AGLI SGOCCIOLI

Domani sarà il 30 giugno, giorno ultimo per iscriversi definitivamente al prossimo campionato di LegaDue. Manca poco quindi alla fine, di nuovo, della pallacanestro di vertice a Livorno. Ecco come tratta l'argomento il quotidiano "Il Tirreno" nell'articolo di Renzo Marmugi: "L’orologio avanza inesorabile. Oggi è il 28 giugno, martedì alle 18 sarà l’ultima scadenza utile per iscriversi al campionato di Legadue, inviando tutti i documenti necessari per non morire. E quei documenti sono una fidejussione bancaria da 100mila euro, il versamento della quota associativa alla Legadue (20mila euro), più tutta una serie di incartamenti, tra i quali la disponibilità del palasport. Ma la Comtec, la commissione federale che controlla lo stato di salute dei club professionistici di basket, sempre martedì comunicherà i nomi delle società non in regola con i documenti presentati il 1º giugno scorso alla Fip, dando a ognuno tempo fino all’11 luglio per rientrare nei parametri richiesti. E lì saranno dolori, perché tra i requisiti obbligatori per partecipare alla Legadue ci sono gli stipendi ai dipendenti pagati fino al 30 aprile, il rapporto ricavi/indebitamento come minimo uguale a 2, e poi Irpef, Iva, Enpals tutti regolarmente versati. E qui non si potrà bluffare perché l’Agenzia delle Entrate dopo un controllo si preoccuperà di informare direttamente la Federazione sulla trasparenza delle operazioni effettuate da ciascuna società. La situazione di Basket Livorno, inutile ricordarlo, è disperata. Le possibilità di non morire una su un milione. Ma il sindaco Cosimi alcuni giorni fa disse esplicitamente: «Voglio fare un ultimissimo tentativo», e su questa linea intende muoversi, adoperando anche lo strumento PalaLivorno, dove ForumNet è in uscita e si sta cercando un nuovo gestore che garantisca più aperture e un utilizzo maggiore dell’impianto per la città. La fidejussione da 100mila euro secondo il “mayor” non è un problema. Ma un problemone è il passivo che Basket Livorno ha accumulato nel 2008-’09 al quale si aggiunge il monte ereditato dalle gestioni precedenti. Siamo nell’ordine di 1,4 milioni di euro. Una cifra pesante, che dovrebbe far riflettere anche Valterio Castelli, presidente e azionista di maggioranza in estate al momento di firmare contratti onerosi e anche pluriennali. Il signor TDshop poi è sceso dal treno in corsa, ma a questo punto gli viene richiesta un’assunzione di responsabilità, perché un eventuale fallimento di Basket Livorno si porterebbe dietro conseguenze spiacevoli per tutti. (r.m.)".

venerdì 26 giugno 2009

BASKET LIVORNO: ENTRO IL 30 GIUGNO O DENTRO O FUORI

Le voci erano quelle della messa in liquidazione della società del Basket Livorno. Ora esce un piccolo spiraglio sulla possibilità che qualche benefattore possa rilevare la quota di maggioranza della società di via Pera. Entro il 30 giugno, infatti, sapremo quello che accadrà. Ora postiamo l'articolo firmato da Renzo Marmugi con cui "Il Tirreno" tratta l'argomento: "LIVORNO. 30 giugno ore 18. Se esiste ancora un filo sottilissimo di speranza che Basket Livorno eviti la condanna a morte ormai siamo in pieno conto alla rovescia, il tempo a disposizione è veramente poco. Alessandro Cosimi non si arrende, ma se qualcuno l’ha erroneamente informato che i suoi margini di intervento si potevano protrarre fino al 10 luglio ha sbagliato di grosso. Fabrizio Masini, il general manager di quel che resta della società di via Pera, è stato fin troppo chiaro: «Entro il 30 giugno alle ore 18 ogni società dovrà far pervenire in Legadue l’iscrizione al campionato 2009-2010 corredato da una fidejussione di 100.000 euro, quota associativa (20.000 euro) e altri incartamenti burocratici, tra i quali la disponibilità dell’impianto di gioco. Nel frattempo la Comtec, l’organismo di controllo sulle società professionistiche di basket, avrà già preso in esame i documenti inviati il 1º giugno alla Fip, dando tempo alle società non in regola con stipendi, contributi, Iva, rapporto ricavi/indebitamento di mettere a posto i conti entro l’11 luglio». Il 30 giugno, dunque, sarà una vera “deadline”. Il sindaco Cosimi ha detto che sta amplificando gli sforzi per salvare la pallacanestro di vertice. Più che una soluzione a questo punto servirebbe un miracolo. (r.m.)".

mercoledì 24 giugno 2009

ALTRO EX LIVORNESE PROTAGONISTA

Un altro ex livornese è stato protagonista della pallacanestro giocata. Dopo Drew Nicholas che ha vinto l'Eurolega, è stato il turno di Luca Banchi (nella foto tratta dal sito del MenSana).
L'ex coach del Don Bosco Livorno ha conquistato il terzo scudetto consecutivo da vice allenatore del Monte dei Paschi Siena.
Luca Banchi ha legato il suo a Livorno per moltissimo tempo. E' stato protagonista del settore giovanile del Don Bosco Livorno per dieci anni, dal 1988 al 1998, diventando anche responsabile del settore giovanili della società che allora aveva sede sul viale Risorgimento presso la palestra dei Salesiani. E' stato anche, oltre che allenatore del Don Bosco sponsorizzato Bini Viaggi nei primi anni di serie A2, allenatore della formazione Juniores del Don Bosco con cui ha conquistato tre scudetti di categoria, anche primo allenatore del Basket Livorno in Lega A per tre stagioni consecutive, dal 2001/02 al 2003/04.
A Luca vanno tutti i complimenti del nostro sito anche per il futuro con la speranza di poter conquistare la competizione più importante per club in Europa, l'Eurolega.
Dopo 3 scudetti di fila si merita sicuramente anche questo successo!!!

martedì 23 giugno 2009

INTANTO A SASSARI IL PUBBLICO CERCA DI SALVARE LA SQUADRA

Una curiosità interessante. A Sassari, che come situazione ne aveva una simile a quella di Livorno, i tifosi si sono mossi ed hanno iniziato una raccolta per aiutare la società. Una decisione simile a quelle azioni di partecipazione popolare che tanto hanno aiutato in Spagna società come il Barcellona in cui i tifosi sono azionisti della società. Perché una cosa di questo tipo non è mai partita a Livorno? Potrebbe essere una soluzione ideale per risvegliare un pò gli animi.

venerdì 19 giugno 2009

MANCANO POCHI GIORNI ALLA FINE!!!

Mancano pochi giorni alla messa in liquidazione della società del Basket Livorno e, di conseguenza, la non iscrizione al prossimo campionato di LegaDue. Ecco come tratta l'argomento il quotidiano "Il Tirreno" nell'articolo che postiamo oggi: "LIVORNO. Contatto mancato. Almeno sino al tardo pomeriggio di ieri, in rappresentanza del gruppo di giocatori che hanno composto il collettivo del Basket Livorno nella stagione appena passata, Charlie Foiera non aveva ancora ricevuto la telefonata tanto attesa dal sindaco rieletto Alessandro Cosimi. Quello che sarà con tutta probabilità l’ultimo capitano della storia della compagine amaranto resta quindi in standby e aspetta di parlare direttamente con il primo cittadino per ottenere delucidazioni sul prossimo futuro della società di via Pera, nonostante l’amministrazione comunale detenga ormai solo il 5% delle quote azionarie attraverso la propria srl Livorno Sport. Proprio ieri Cosimi si è riunito in summit con il presidente della provincia Giorgio Kutufà, l’ex presidente Bielle Claudio Ritorni e Fabio Del Nista: purtroppo, si è preso atto della gravità della situazione e dell’assoluta mancanza di risorse appropriate per prendere parte alla prossima stagione agonistica, quindi apparentemente il verdetto resta quello del certificato di morte già stilato all’indomani dell’assemblea dei soci di martedì scorso. Questo il quadro a tinte fosche, almeno sino alla scomparsa ufficiale della società che dovrebbe avvenire il prossimo 11 luglio, data in cui la Bielle intenderebbe comunicare la propria rinuncia alla partecipazione al torneo di Legadue. Una scadenza che però sarebbe legata solo a un controllo finanziario operato dalla commissione che vigila sui bilanci delle società professionistiche sportive. La ‘deadline’ reale in materia di iscrizione ai tornei resta invece quella del 30 giugno (c’è tempo sino alle ore 18), con annesso il pagamento della fidejussione bancaria di 100 mila euro e della quota associativa annua di 20 mila euro, la produzione dei documenti che attestano la disponibilità a norma dell’impianto di gioco casalingo e molte altre pratiche burocratiche da sbrigare. (ap)".

giovedì 18 giugno 2009

GLI ULTIMI MOMENTI DI VITA DEL BASKET LIVORNO

Dopo la notizia della liquidazione della società del Basket Livorno, oggi si terranno gli ultimi momenti della travagliata essitenza della società. Ecco come descrive questa giornata il quotidiano "Il Tirreno" in questo articolo che oggi postiamo: "LIVORNO. The day after. Il giorno dopo l’annuncio scontato ma non per questo meno scioccante sul mesto futuro che attende da qui ad un mese il Basket Livorno, destinato alla sparizione definitiva dalla cartina geografica della pallacanestro italiana, resta lo sgomento tra i tifosi della palla a spicchi cittadina. Ma soprattutto, l’ansia è salita vertiginosamente tra i giocatori amaranto. La notizia della più che probabile serrata della saracinesca di via Pera fissata per il prossimo 12 luglio è saltata di bocca in bocca tra il gruppo di atleti che ha composto il roster della Bielle in questa stagione agonistica, tanto travagliata ed appena messa in archivio. Non bastava la sequela di infortuni, ritardi nei pagamenti e scioperi annessi: per Charlie Foiera e compagni è piovuta l’ennesima mazzata che rischia di minare la serenità di questo scampolo di vacanze estive. L’ex bandiera di Ferrara nonché ultimo capitano amaranto resta infatti ancora il portavoce dei giocatori dentro e fuori il parquet. E come tale è stato anche moralmente incaricato dai colleghi (compresi Simone Bagnoli, Marco Giuri e Marco Rossetti, gli unici tre ancora tecnicamente sotto contratto per la prossima stagione) di trattare con la proprietà labronica. Alla luce delle recenti cattive novità, le ultime tre mensilità che ancora spettano a lui e al resto della squadra, staff tecnico e dirigenziale compresi, si trasformano perciò in un quesito ancor più angosciante. Nel tentativo di ottenere chiarimenti sul futuro, Foiera quindi ha contattato direttamente Fabio del Nista: al telefono, il numero uno dell’Asa incaricato di dirimere la matassa della questione basket per conto dell’Amministrazione Comunale, ha rassicurato l’atleta. Come da promessa quindi, già questa mattina il sindaco Alessandro Cosimi dovrebbe alzare la cornetta e chiamare lo stesso Foiera, assicurandogli che anche nell’ormai più che probabile eventualità della messa in liquidazione del club (a meno di colpi di scena clamorosi, comunque tecnicamente ancora possibili vista la rinuncia alla vendita del titolo sportivo stabilita dall’assemblea dei soci) il pagamento degli ultimi stipendi resta la priorità. Si proverà quindi a mantenere almeno questa promessa, visto che l’altra espressa in parallelo sulla continuità futura del basket livornese in Legadue (forse più simile ad un auspicio) somiglia ogni giorno di più ad una missione impossibile. Alla Bielle resta il dovere morale di tentare sino all’ultimo incontro d’affari in agenda (proprio ieri Del Nista ne ha consumato uno) ma la bandiera bianca si sta già issando su via Pera. Un parquet storico dove torneranno solo ad allenarsi i ragazzi delle giovanili di altre società cittadine, la Libertas in primis. Poco male, visto che il vivaio Bielle delle ultime stagioni è stato solo ‘fittizio’, costruito con gruppi formati dai ragazzi prestati dai club cugini e necessari solo a termini di regolamento. L’ennesimo indizio che la ricostruzione reale di fondamenta societarie solide non è mai partita. Andrea Puccini".

mercoledì 17 giugno 2009

DOPO 70 ANNI DI STORIA SPARISCE TUTTO!!!

E' finita!!! E' finita una lunga agonia in cui si trovava la pallacanestro livornese. Nel consiglio d'amministrazione di ieri è stata decretata la messa in liquidazione della società del Basket Livorno. Così, dopo che nel lontano 1994 venne radiata la società nata dalla fusione tra Libertas e Pallacanestro Livorno, la sede di via Pera vede avverarsi la seconda scomparsa della pallacanestro livornese dal basket di vertice. Ecco in merito un articolo del quotidiano "Il Tirreno": "LIVORNO. Una morte onorevole, quasi un’eutanasia. Il Basket Livorno ha scelto la terza via, probabilmente quella più dignitosa. Il finale con tutta probabilità sarà ugualmente tristissimo, ma almeno la città potrà assistere senza troppa vergogna (ma con ben più indifferenza, purtroppo) alla seconda ed altrettanto storica scomparsa del suo club principe dalla geografia della pallacanestro che conta in Italia. Quello che si prospetta all’orizzonte infatti è un epilogo amaro, simile nella sostanza ma non certo nella forma, a quello che condannò l’“ibrido” post fusione tra Libertas e Pallacanestro Livorno - storiche e acerrime nemiche costrette all’unione - nella lontana estate del 1994, quando il club fu reo non solo di non aver attecchito nei cuori dei tifosi ma soprattutto di aver depositato una fidejussione bancaria fasulla. Quindici anni più tardi, gli amaranto hanno invece deciso di percorrere il viale del tramonto a testa alta. Durata quasi due ore ieri nel tardo pomeriggio, l’assemblea dei soci ha deciso di non procedere né ad uno scambio del titolo sportivo con un’altra società richiedente (la trattativa già nota ed intavolata a suo tempo con Verona era comunque già saltata, complice un ripensamento della proprietà scaligera) ma neanche alla vendita che sembrava al contrario un’opzione tanto scontata quanto naturale (in pole position restava sempre Capo d’Orlando). Una decisione sofferta ma presa con coscienza, dettata non soltanto da un orgoglio comunque legittimo per una piazza che in passato ha scritto pagine e pagine di storia di questo sport a livello nazionale. Le motivazioni principali alla base della scelta di conservare il titolo sono al contrario ben più concrete. In primis, resta la speranza (a questo punto quasi utopica) di riuscire a reperire le risorse necessarie per ripartire verso la stagione 2010, magari riuscendo a convincere un imprenditore di sostanza. Malgrado restino in calendario alcuni incontri a questo scopo (l’incaricato sarà ancora il deus ex machina Fabio Del Nista, numero uno Asa e presente alla riunione di ieri in rappresentanza della Livorno Sport che detiene il 5%), questa prospettiva resta un sogno. Decisivo si è rivelato poi il fatto che, calcolatrice alla mano, neanche l’introito ricavato con la vendita del titolo sarebbe stato sufficiente a ripianare in maniera accettabile la situazione debitoria nella quale versano le casse del club di via Pera. Basket Livorno resta quindi un paziente dichiarato in coma irreversibile: solo un miracolo potrebbe salvarlo da qui al prossimo 12 luglio, data ultima nella quale verrà dichiarata la messa in liquidazione della società se tutto resterà così com’è. Tant’è che, infatti, già qualche giorno prima dell’exit, intorno al 10, i soci torneranno a confrontarsi intorno al tavolo per ufficializzare l’ultimo referto. Andrea Puccini".

ADDIO AL BASKET DI VERTICE!!!

La società del Basket Livorno è stata messa in liquidazione. La decisione è stata presa ieri sera dal consiglio d'amministrazione che si è tenuto in via Pera alle ore 18.00. Sarà un definitivo addio alla pallacanestro di vertice nella nostra città? Stando al momento sembrerebbe proprio di sì. Non è possibile reperire le risorse economiche necessarie per mandare avanti una società, ne in città ne da fuori, quindi non sarà più possibile vedere una partita di vertice in un futuro prossimo al palaLivorno.
Veramente un peccato lasciare un gioiello di palasport, che in Italia ed in Europa ci invidiamo, vuoto la domenica per le partite di pallacanestro. Verrà usato solo per i congressi, i concerti, i circhi, gli spettacoli. Insomma tutto quello che non è basket!
Veramente una delusione!

martedì 16 giugno 2009

BASKETLIVORNO: OGGI LA FINE DI UN LUNGO CALVARIO

Alle ore 18 di oggi si terrà la riunione del consiglio d'amministrazione del Basket Livorno. Verrà deciso cosa fare e, escluso miracoli dell'ultim'ora, la decisione sarà quella di chiudere la saracinesca e concludere un lungo calvario. In merito alla questione postiamo un articolo del quotidiano "Il Tirreno": "LIVORNO. L’inizio della fine. La giornata di oggi potrebbe rivelarsi una di quelle date da ricordare per gli appassionati del basket livornese. Purtroppo, con tutta probabilità il 16 giugno 2009 non sarà inserito tra i souvenir felici. Anzi, potrebbe spiccare sul calendario come listato a lutto. Chi ama la palla a spicchi ad alto livello infatti dovrebbe riporre definitivamente ogni speranza di salvare il titolo di Legadue, attualmente detenuto dal Basket Livorno. L’assemblea dei soci in agenda per questo pomeriggio intorno alle 18 si profila come l’ultima tappa di un calvario durato ormai troppi anni. Dopo aver faticato per l’ennesima volta già solo per trovare le risorse necessarie all’iscrizione in extremis, conservando teoricamente la possibilità di partecipare al campionato di Legadue 2009-2010, la via crucis economica del sodalizio di via Pera sta per giungere tristemente al capolinea. La riunione odierna dovrebbe infatti ratificare ufficialmente la messa in vendita del titolo sportivo. Usare il condizionale è d’obbligo, anche se la speranza di un colpo di teatro in stile last minute è ridotto al lumicino. All’orizzonte invece salgono le quotazioni di una decisione sofferta, dolorosa ma apparentemente inevitabile. «Ad oggi, non ci sono novità di rilievo» preannunciava tristemente ieri Fabio Del Nista, numero uno dell’Asa, storico amico del basket e da anni prezioso supporto in materia di reperimento risorse per aiutare il club amaranto dei canestri. «Se le cose dovessero restare così, nonostante la riluttanza dello stesso sindaco Cosimi alla vendita del titolo, mi vedrò costretto a suggerire questa opzione ai soci - rivela con estrema sincerità Del Nista -. Purtroppo non possiamo più permetterci di seguire il cuore. Occorre una mentalità ragionieristica che ci permetta di salvaguardare la società dal fallimento. Coloro che si sono adoperati per il bene del club hanno fatto più del possibile, rimettendoci spesso anche di tasca propria. Non può essere rimproverato niente a nessuno: l’unica cosa necessaria era salvaguardare il titolo sportivo. Fatto questo, anche l’ipotesi dello scambio del titolo con una partecipazione futura alla A dilettanti resta utopistica: è vero che servirebbe la metà del budget attualmente necessario ma la cosa triste e che adesso a disposizione non ne abbiamo neanche un quarto». Se davvero non passasse la linea dello scambio (il canale di comunicazione privilegiato era quello con Verona, accompagnato potenzialmente da una sponsorizzazione di spessore nazionale), la messa in liquidazione della società diverrebbe quindi un passaggio scontato. «I club interessati all’acquisto restano sostanzialmente quelli noti» aggiunge Del Nista. Capo d’Orlando, già sulle tracce di Lumezzane e priva di di un titolo da scambiare, è una piazza tra le più gettonate. Andrea Puccini".

sabato 13 giugno 2009

BASKET LIVORNO: ADESSO LA SOCIETA' POTREBBE SPARIRE DEFINITIVAMENTE

E' ancora un pò caotica la situazione sul futuro della pallacanestro livornese. Fino a due giorni fa sembrava essere scontato lo scambio di titolo sportivi tra Livorno e due piazze interessate a rilevare il titolo di Legadue (Verona e Capo d'Orlando), poi il Sindaco di Livorno ha dichiarato di non voler mollare e cercare di provare di salvare la società andando alla ricerca di importanti interlocutori per reperire le forze economiche essenziali per andare avanti, ora si dice che nessuno può salvare la società e la società del Basket Livorno è destinata a sparire senza che avvenga lo scambio di titolo con un altrà piazza. In merito a questo argomento postiamo l'articolo del quotidiano "La Nazione" con firma di Lorenzo Gremigni: "Livorno. IL FILM del basket amaranto non è ancora finito. Il giallo però è vicino alla soluzione e non è difficile indovinarne l’esito. Titolo venduto, società chiusa a doppia mandata e come rappresentante del movimento al massimo una serie C. Certo, ci potrebbero essere ancora margini di manovra. Si dice che i dirigenti si stanno dando da fare per vedere di salvare il salvabile, ma che la soluzione del giallo possa essere positiva e diversa da quella descritta sopra è abbastanza utopistico. Intanto dopo la riunione a tre tra il presidente Tofani, Tamalio e il rappresentante del sindaco Cosimi, Fabio Del Nista, almeno un dubbio l’ha sciolto. Non ci sarà scambio di titoli con Verona per mandare la società scaligera in Legadue e recuperare Livorno alla serie A dilettanti, la vecchia B di Eccellenza. Ed è una soluzione preventivabile e logica perché il campionato di A dilettanti dove tutti i giocatori devono essere italiani costa più o meno quanto la Legadue perché i cestisti indigeni costano molto di più di quelli stranieri. Che sono tanti in cerca di ingaggio e spesso si accontentano al contrario di quelli nostrani. Insomma, se si dovesse trovare i soldi per fare la vecchia B di Eccellenza tanto vale fare un piccolo sforzo in più e giocare al piano di sopra. ED ALLORA? Allora non ci sono soluzioni, a meno di un miracolo dell’ultima ora che a questo punto, come ha detto a chiare note lo stesso Del Nista, e la società Basket Livorno è destinata a sparire. I debiti sono sempre rilevanti. Non solo ci sono da pagare ancora i dipendenti (tecnici, giocatori e staff dirigenziale), ma ci sono da ripianare anche i debiti con i fornitori. E probabilmente i 600 o 700.000 euro che si potranno acquisire con la vendita del titolo basteranno appena, se basteranno, a riportare in pari il bilancio e chiudere senza strascichi. C’è tempo fino al 22 giugno prossimo per cercare di salvare la società, ma il tempo è talmente scarso che non si capisce come ciò che non si è riusciti a fare in un anno intero possa essere fatto in meno di dieci giorni. A meno di quel miracolo di cui si parlava sopra. Insomma, Pala Algida chiuso per mancanza di protagonisti e dedicato interamente allo spettacolo e magari ai congressi o cose simili. E Livorno da capitale del basket che era negli anni ’80 con due squadre in serie A, tanti play-off disputati, un quasi scudetto e tre partecipazioni (due della Libertas e una della Pallacanestro) alle Coppe Europee relegata al ruolo di comparsa. E’ VERO CHE il basket è in crisi profonda in Italia, che anche il campionato di serie A interessa ormai poche piazze dato anche lo strapotere di Siena che ha un budget doppio se non triplo di ogni altra concorrente, che altre piazze storiche sono sparite dalla geografia della pallacanestro italica, ma la cosa lascia davvero una amarezza infinita e conferma che a Livorno imprenditori ce ne sono pochi e a quei pochi lo sport in generale e il basket in particolare non interessano se anche il calcio si è dovuto affidare ad un presidente di foravia per sopravvivere prima e ottenere grandi risultati poi. Diciamo allora che altre piazze che sono sparite a lungo dal basket d’elite hanno poi trovato la forza di riemergere. E’ accaduto a Caserta e Pesaro, a Venezia e Brindisi, sta accadendo a Verona. La speranza è che possa succedere anche a Livorno di non finire troppo a lungo nell’anonimato. La storia e la tradizione dello sport della palla a spicchi lo pretenderebbero. Intanto attendiamo la conclusione del film di cui l’esito, come detto, appare scontato. A meno del miracolo di cui si diceva. Che sarebbe accolto come una manna dal cielo.".

venerdì 12 giugno 2009

BASKET LIVORNO: IL SINDACO ALLUNGA L'AGONIA

Ieri tutti davano per ceduto il titolo sportivo del Basket Livorno. Tutti i quotidiani locali riportavano le trascrizioni delle dichiarazioni del delegato del Sindaco di Livorno per la questione basket in cui si dava per finita, di nuovo, l'avventura della pallacanestro di vertice nella nostra. A sorpresa stamani, rileggendo le pagine dei quotidiani locali, il primo cittadino dichiara di non volere rinunciare alla permanenza del titolo sportivo a Livorno e allunga l'agonia di una società che, si voglia o no, è arrivata al capolinea sovrastata dai debiti e dalla cattiva gestione. In merito postiamo oggi l'articolo del quotidiano "Il Tirreno" con firma di Renzo Marmugi: "LIVORNO. La situazione è drammatica, ma Basket Livorno ha ancora una minima chance di sopravvivere. «Il malato è nel polmone d’acciaio - dice il sindaco Cosimi con una metafora presa in prestito dalla sua professione - entro tre-quattro giorni sapremo come andrà a finire questa vicenda. Devo incontrare delle persone, prima di decretare la morte della società di Legadue vogliamo ancora giocarsi un’ultima possibilità». Le parole di Alessandro Cosimi arrivano nell’intervallo di Livorno-Grosseto, dopo l’ennesimo incontro con Fabio Del Nista, il suo uomo di fiducia nella vicenda palla a spicchi. La giornata. Si erano già parlati al mattino per uno scambio di opinioni, si sono rivisti nel pomeriggio dopo aver riflettuto sulle ultime cartucce da sparare prima di andare al funerale della società di Legadue. Alessandro Cosimi aveva preso alcune informazioni e in lui si è rafforzata l’idea che autoretrocedersi nel campionato di A dilettanti non avrebbe molto senso, anche perché per competere nella ex B1 a un livello decoroso servono almeno 7-800mila euro di budget, e allora tanto vale alzare l’asticella della sfida provando (ma l’impresa appare disperata) a riallacciare i contatti con quel gruppo imprenditoriale che sembrava interessato a mettersi al timone della società anche in Legadue. Così mercoledì 17 giugno Fabio Del Nista andrà in missione per un incontro fondamentale, in un senso o nell’altro. Niente A dilettanti. Il paziente lavoro di Antonio Tamalio aveva portato Livorno nel mirino di alcuni club interessati ad acquisire i diritti di Legadue, con Verona in pole position (ma ci sono anche Capo d’Orlando, Sant’Antimo, Lumezzane) e la possibilità di portare qui un “pass” per partecipare alla ex serie B d’Eccellenza, ridenominata A dilettanti. Per regolamento le fusioni sportive sono possibili solo tra regioni confinanti (le cosiddette macro-regioni), ma il consiglio federale ha recentemente approvato una postilla che prevede una deroga del governo della stessa Fip allo scopo di salvaguardare piazze storiche. Il divieto, dunque, si potrebbe aggirare chiedendo al consiglio federale di dare una mano alla tradizione di Livorno, però chi si assumerebbe l’onere di gestire la nuova società e di farla camminare con le proprie gambe? I vari club cittadini esistenti non sembrano avere l’interesse, né le spalle larghe per poterlo fare, allora in Cosimi e Del Nista è maturata un’idea precisa: Legadue o morte. Il CdA. Dopo l’incontro in Comune il presidente di Asa è andato in via Pera per il consiglio di amministrazione di Basket Livorno, un passo formale necessario per convocare (martedì prossimo) l’assemblea dei soci del club, chiamata a deliberare la messa in vendita del titolo e la liquidazione della società stessa. Valterio Castelli difficilmente ci sarà (ha ceduto la sua fetta di azioni, il 60%, a una società del suo gruppo), ma anche se si è chiamato fuori a dicembre 2008 ognuno risponde per gli atti firmati personalmente - specialmente quando si tratta del presidente - quindi potrebbe nascere un braccio di ferro anche su questo punto, con ripercussioni tutte da valutare. Il passivo del bilancio non è uno scherzo, anche perché si porta dietro la palla al piede delle gestioni precedenti e i 6-700mila euro ricavati dalla cessione dei diritti di Legadue (il termine scade il 22 giugno) sarebbero una goccia nel mare dei debiti. Brutta storia, speriamo solo che mercoledì Del Nista riesca a fare il miracolo. (re.mar.)".

giovedì 11 giugno 2009

LIVORNO: ADDIO AL BASKET, AL PALALIVORNO CI ANDREMO A VEDERE LE PARTITE DI "PINGOZZO"

Non è ufficiale ma poco ci manca. Gli appassionati della pallacanestro a Livorno dovranno dire addio di nuovo al basket di vertice dopo quel lontano 1994 quando l'allora società nata dalla fusione tra Libertas e Pallacanestro Livorno venne radiata dal panorama cestistico nazionale.
Oggi si riunirà il consiglio d'amministrazione del Basket Livorno che dovrà decidere solo a chi cedere il titolo sportivo. Dovrà essere solo vagliata l'offerta più alta in modo tale da ripianare tutti i debiti, pagare gli stipendi arretrati a giocatori, e chiudere bottega.
Ci eravamo illusi, anche con gli articoli "postati" qui dei quotidiani locali, visto che era stata chiamata in causa un fantomatica cordata toscana pronta ad entrare in società.
Questa mattina invece, andando in scooter per la città, ci siamo imbattutti su una locandina in partitacolare, quella del "Corriere di Livorno". La locandina riportava la notizia della cessione del titolo sportivo e quindi la fine, di nuovo, della pallacanestro di vertice.
Rimaniamo senza parole, delusi da tutti coloro che si sono mossi visto che ci avevano illusi, delusi da tutti quegli imprenditori labronci che si sono dimostrati di nuovo avari, tirchi e senza cuore nei confronti di una tradizione cestistica che ha portato a chiamare la "Capitale del Basket" la nostra città negli anni'80.
Una tradizione che viene nuovamente stracciata e gettata in un cestino in una delle stanze della sede di via Pera. Una sede che era nata per dare lustro ad una parte della città, la sponda Libertas, e che invece ha visto già un fallimento e che, quasi sicuramente, ne vedrà un altro.
Ora non resta che aspettare oggi per sapere la verità sul futuro: cessione del titolo a Verona o a Capo d'Orlando.

mercoledì 10 giugno 2009

BASKET LIVORNO: LA CESSIONE DEL TITOLO E' SEMPRE PIU' VICINA

La cessione del titolo sembrerebbe sempre più vicina. Secondo un articolo del quotidiano "Il Tirreno", che oggi postiamo, i dirigenti di via Pera sembrebbero sempre di più vagliare la cessione del titolo sportivo ad un'altra città. Ecco i dettagli dell'articolo: "LIVORNO. Il bivio è vicino, Basket Livorno deve decidere la strada da imboccare. Legadue o serie A dilettanti, questo è il dilemma. Per restare nella pallacanestro che conta e dare un senso compiuto anche all’utilizzo del PalaLivorno è evidente che sarebbe un delitto rinunciare al campionato di Legadue, un target che il sindaco Cosimi ha più volte difeso e sostenuto anche negli ultimi travagliati mesi di vita della società. Per questo obiettivo diventa fondamentale stringere i contatti con quel gruppo disposto a entrare nel pacchetto azionario del club e a gestirlo con una quota di maggioranza. È l’unica strada percorribile, anche se l’incontro previsto per stamani tra Fabio Del Nista (l’uomo di riferimento di Alessandro Cosimi nella “triade”) e i vertici dell’impresa interessata a Basket Livorno sembrerebbe congelato, o forse annullato. Una notizia non buona, visto che il tempo stringe e che il 22 giugno scadono i termini per le fusioni, quindi per la cessione dei diritti della Legadue a qualche piazza interessata a piombare come un avvoltoio sulle disgrazie altrui. In pole position c’è Verona, appena promossa in A dilettanti, che potrebbe scambiare la sua ex B1 con il titolo di Legadue. Ma nei regolamenti federali c’è una clausola secondo la quale le fusioni tra società si possono fare solo con determinati criteri geografici (le macro-regioni) e siccome il Veneto non confina con la Toscana servirebbe una deroga speciale. Capo d’Orlando invece metterebbe sul piatto solo 5-600mila euro, senza dare niente in cambio. Livorno in questo modo sparirebbe dall’atlante dei canestri, e tanti saluti. Basket Livorno sta cercando di tenersi entrambe le porte aperte, ma l’azione del sindaco Cosimi diventa fondamentale se davvero si vuole salvare la Legadue. Domani in via Pera ci sarà un CdA per preparare il campo a un’eventuale fusione, martedì 16 giugno l’assemblea dei soci dovrà approvarla. Non c’è da stare allegri. (re.mar.)".

martedì 9 giugno 2009

BASKET LIVORNO: SITUAZIONE MOLTO CAOTICA

Stamani avevamo postato un articolo de "Il Tirreno" in cui si parlava di una trattativa tra un emissario del Sindaco di Livorno con un gruppo di imprenditori toscani interessati a rilevare la quota di maggioranza del Basket Livorno. Ora, leggendo un articolo del quotidiano "La Nazione" con firma di Lorenzo Gremigni, si capisce tra le righe che è vicina la cessione a Verona o a Capo d'Orlando. Ecco che lo postiamo: "Lorenzo Gremigni - Livorno. I TEMPI per la sopravvivenza del basket si accorciano. Lunedì 22 giugno è la data ultima per la cessione del titolo sportivo. Dopo di quella o si perfeziona l’iscrizione alla Legadue, si trovano le risorse e si partecipa al campionato oppure si sparisce dalla geografia del basket d’èlite. Livorno è al bivio e non si capisce ancor cosa si voglia e soprattutto si possa fare. Le ipotesi però fino al 22 non sono, due ma tre perché rimane quella della cessione, anzi dello scambio del titolo. E potrebbe avvenire con Verona che ha conquistato la promozione alla serie A dilettanti e vorrebbe salire di categoria senza dover spendere una fortuna per mettere insieme una formazione che possa aspirare al salto di categoria. Che oltretutto non è mai sicuro al cento per cento. Si sa che la triade che attualmente si interessa del Basket Livorno e cioè Del Nista, Tamalio e Tofani sta esaminando le varie soluzioni e che dovrà dare una risposta in tempi non molto lunghi e comunque nella prossima settimana. COSA ACCADRÀ? Non è facile prevederlo perché anche disputare la A dilettanti, e cioè la vecchia B1, richiede un budget non indifferente se non si vuole fare la figura della squadra materasso e concludere il campionato con una retrocessione. E a Livorno manca la liquidità e la possibilità di trovare in loco chi si può interessare di basket sborsando le cifre che servono. L’unica soluzione poteva essere quella degli ‘amici del basket’, un gruppo di imprenditori e appassionati disposto a tassarsi per cifre non troppo elevate ma che messe insieme avrebbero permesso un futuro, ma il tentativo di creare l’associazione è fallito sul nascere malgrado gli sforzi del trio Canaccini, Nebbiai, Del Nista per cui non resterebbe che sperare in uno sponsor che venisse da fuori disposto ad investire sul basket. Sul tipo di quanto successe con il Falsini della Mabo che permise un lungo periodo di tranquillità. C’è chi ha detto di averlo a portata di mano, ma i discorsi li porta via il vento, occorrono fatti concreti e questi per ora non si sono visti. IN SINTESI si può ipotizzare che prima del 22 il titolo sarà ceduto. A Verona se si troveranno i soldi per disputare il campionato di serie A dilettanti o a Capo d’Orlando se si punterà solo sul contante. Si ipotizza anche un pool di società livornesi che possa coagularsi per permettere un futuro. Iniziativa meritoria, ma che non può risolvere il problema del basket di vertice. Casomai, questo si, avviare un processo unitario per partire dai settori giovanili e con un programma a lungo termine cercare di risalire la china. I colloqui ed i contatti continuano e intanto la squadra, intesa come ’roster’ si è squagliata. Anche rimanendo in Legadue occorrerebbe ripartire da zero.".

BASKET LIVORNO: FORSE QUALCOSA SI MUOVE

In questi giorni ci saranno delle novità. Un rappresentante del sindaco avrà degli appuntamenti con una cordata di imprenditori toscani interessati ad acquistare il pacchetto di maggioranza del Basket Livorno. In merito a questo argomento postiamo un articolo del quotidiano "Il Tirreno", firmato da Renzo Marmugi: "Qualcosa si muove. Domani Fabio Del Nista, uomo di punta della “triade” designata dal sindaco Cosimi per occuparsi del futuro di Basket Livorno, incontrerà i rappresentanti di un gruppo toscano interessato a rilevare il pacchetto di maggioranza della società amaranto e quella potrebbe anche diventare l’occasione per stipulare un pre-contratto di acquisto garantendo alla pallacanestro livornese di vertice ancora un futuro in Legadue e un programma almeno triennale. È un raggio di luce, un piccolo segnale di ottimismo in uno scenario che comunque resta ancora tutto da definire. L’iscrizione è stata formalizzata entro il 1º giugno, però a stretto giro di posta si dovranno pagare gli stipendi ai dipendenti e le altre scadenze tecniche in modo da arrivare a una chiusura del bilancio 2008-2009 senza sorprese. A questo proposito non sarebbe male se gli uomini della “triade” andassero a bussare anche alla porta di Valterio Castelli, uscito di scena a inizio campionato ma anche la persona fisica che, da presidente, aveva firmato i contratti a giocatori e staff. Il sindaco Cosimi durante l’ultima stagione nel corso di numerosi colloqui avuti con la squadra aveva ribadito un principio: «Nessuno andrà via da Livorno con un euro non riscosso». Foiera, Bagnoli e compagni aspettano che quell’impegno venga mentenuto, anche per evitare lodi e contenziosi legali che potrebbero inficiare l’iscrizione al campionato di Legadue. La prossima tappa, comunque, è l’incontro che Fabio Del Nista avrà domani. Un giorno da segnare sul calendario della speranza. (r.m.)".

venerdì 5 giugno 2009

BASKET LIVORNO: AL QUARTO POSTO COME PUBBLICO NELLA CLASSIFICA DI LEGADUE

E' stata pubblicata la classifica degli spettatori dello scorso campionato di LegaDue. La società del Basket Livorno si è posizionata in quarta posizione. Postiamo l'articolo del quotidiano "Il Tirreno" che parla di questo argomento: "LIVORNO. Il basket di vertice in città è un patrimonio da non disperdere. Oggi più che mai, anche alla luce dei numeri collezionati nuovamente sugli spalti lungo la stagione appena conclusa. Un’annata quanto mai tribolata sotto il punto di vista economico ma comunque ricca di soddisfazioni sul piano sportivo. E, perchè no! anche per il tifo e il calore mostrati intorno alla squadra amaranto. È vero che ormai da anni la pallacanestro non fa più registrare numeri record come quelle tipiche della fase dorata ed irripetibile datata ormai a più di quattro lustri fa, eppure la piazza labronica risulta ancora una volta tra le più prolifiche a livello di spettatori nella seconda categoria nazionale. Le statistiche fornite dal quartier generale della Legadue parlano chiaro: all’ombra dei Quattro Mori, l’amore per la palla a spicchi e la prima squadra che rappresenta la città in questa disciplina è lontano dal voler morire. Livorno infatti spicca al quarto posto nell’hit parade generale dei palasport più ‘trafficati’ dal pubblico, con quasi 40 mila spettatori complessivi. Davanti a tutti si è piazzata inevitabilmente una piazza storica, ricca di blasone e di entusiasmo per il pronto ritorno tra i big della serie A come Varese. I lombardi hanno staccato alla grande le inseguitrici con 61.518 spettatori, accorsi al Masnago per applaudire la promozione dei loro beniamini. Alle loro spalle però, Livorno combatte in grande equilibro con la stessa Sassari (45.393) che sta vivendo un torneo esaltante, tanto da essere ancora in lotta per un posto promozione. Stesso discorso nel rapporto con un’altra città che in passato ha scritto pagine importanti per il movimento italiano: quella Reggio Emilia, giunta terza, che rappresenta un termine di paragone più che probante. Livorno conferma quindi di vivere ancora per il basket, essendo in grado di lasciarsi alle spalle altre realtà partite ad inizio annata con ambizioni più importanti come Jesi (37.971) o con la fame tipica delle neopromosse come la stessa Venezia (37.852) e Brindisi (37.215). Addirittura, solo ottava addirittura Soresina (34.220), malgrado sia l’altra finalista playoff. Se in generale, durante la stagione regolare, in Legadue si è registrato un incremento dell’1.58% rispetto all’anno precedente, un contributo pesante l’ha regalato anche Livorno e la sua voglia di essere ancora protagonista sotto i canestri che contano. E questi dati non possono far altro che stimolare chi (singoli o gruppi) è interessato a che il basket a Livorno sopravviva. E sono tantissimi i tifosi pronti a vivere l’ennesimo mese di giugno con il fiato sospeso, in attesa di una buona notizia sul prossimo destino della loro squadra del cuore. Mercato. Formalizzata l’iscrizione al torneo 2009-2010 ma ancora in attesa di conoscere gli sviluppi sul fronte societario, Livorno ha già salutato coach Sandro Dell’Agnello che verrà presentato ufficialmente la prossima settimana dalla Reyer: radio mercato racconta però che il tecnico labronico potrebbe portarsi dietro, nella sua esperienza sulla laguina veneziana, anche il ‘pupillo’ Jermaine Boyette già allenato per due anni con successo a Livorno. Anche l’altro americano visto quest’anno al palaAlgida, vale a dire Marcelus Kemp, potrebbe accasarsi presto altrove. Proprio tra le file della ex neopromossa, l’Enel Brindisi: nella lista della spesa dei pugliesi, assieme all’altra vecchia conoscenza amaranto Jason Rowe (impegnato con Sassari, autore tra l’altro di 27 punti nella vittoria di gara due della serie finale dei playoff), è spuntato infatti anche il nome del tiratore di Seattle. (AP)".

giovedì 4 giugno 2009

BASKET LIVORNO: E' INIZIATA LA BATTAGLIA ELETTORALE

Era normale che il "caso" Basket Livorno finisse nei temi trattati dalla campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative del 6 e del 7 giugno. Era normale perché il "caso" Basket Livorno è scoppiato in piena campagna elettorale e perché una lista civica ha presentato un grande ex giocatore del passato della pallacanestro livornese. In merito alla questione postiamo oggi un articolo de "Il Tirreno": "LIVORNO. Basket Livorno è in pericolo, l’iscrizione al campionato di Legadue è stata inviata alla Fip entro il 1º giugno (ma gli agenti dei giocatori sono in subbuglio per il ritardo nei pagamenti e minacciano di ricorrere ai lodi arbitrali), però la vita del club di via Pera viaggia sul ciglio di un precipizio. Entro il 20 giugno (il 22 scade il termine per cedere i diritti e Capo d’Orlando pressa) conosceremo il destino della società. Sul problema Basket Livorno l’uscita pubblica di Gianfranco Lamberti ha provocato la reazione di Fabio Del Nista, uno degli uomini del sindaco Cosimi al capezzale della società amaranto: «Siamo riusciti a tenere viva la fiammella come si fa nelle discipline olimpiche - dice Del Nista - perché qualcuno intervenisse a portarla avanti, da solo o in compagnia. Non abbiamo mai ostacolato nessuno, ringraziamo tutti quelli che fin qui sul progetto di sopravvivenza della tradizione del basket a Livorno si sono impegnati. E mentre ci auguriamo che le prospettive avanzate in piena campagna elettorale si concretizzino, dichiarandoci disponibili ad aprire colloqui fin da domani mattina (stamani, ndr) con chi peraltro con noi non si è mai fatto vivo, ci preme ricordare che l’altro salvataggio avvenne con la Mabo e la Porta a Terra. Non occorreva molta fantasia per immaginare che il nuovo salvataggio sarebbe potuto arrivare con la Porta a Mare. Chi vuol bene al basket e alla città non si comporta come gli avvoltoi che aspettano i cadaveri per rosicchiare senza rischiare». ".

mercoledì 3 giugno 2009

IN CAMPAGNA ELETTORALE SI PARLA ANCHE DI PALLACANESTRO

Siamo agli sgoccioli della campagna elettorale per le elezioni amministrative a Livorno e il candidato a Sindaco al comune, Gianfranco Lamberti, si gioca la carta della pallacanestro. Ecco l'articolo del quotidiano "Il Tirreno" che tratta dell'argomento: "LIVORNO. «Il basket ha bisogno di un progetto serio: alcune grandi aziende di moda e abbigliamento hanno mostrato un solido interesse a investire nella società livornese purché esista un disegno di qualità per il futuro». Gianfranco Lamberti gioca la carta del basket nello sprint della campagna elettorale: dice di avere i contatti con uno sponsor. E’ al fianco di Alessandro Fantozzi, asso della pallacanestro labronica anni ’80, che il leader di Confronto presenta il filone sportivo della sua campagna elettorale. Ovvio perciò partire proprio dalla pallacanestro, visto che nonostante l’iscrizione al campionato di Legadue, il futuro del Basket Livorno è ancora incerto. Ed ecco la sorpresa: Lamberti e Fantozzi parlano di incontri già avvenuti con alcuni soggetti interessati alla tradizione sportiva della città. Una sorta di cordata anti-crisi pronta a segnare un canestro da tre punti. In realtà, come chiarisce l’ex sindaco, a mostrare interesse è stato soprattutto un marchio «già presente a Livorno e intenzionato a rafforzare la propria presenza sul territorio magari attraverso l’operazione Porta a Mare». E aggiunge: «Questo marchio non produce merce sportiva, ma si è già avventurato con successo nelle sponsorizzazioni di questo tipo». Anche se non ci sono conferme ufficiali, sembra proprio che a farsi avanti sia stata la tartarughina di Carpisa, che risponde a tutte le caratteristiche descritte da Lamberti: l’azienda partenopea di borse e accessori ha già prestato il proprio marchio al Basket Napoli e alla pallanuoto Posillipo, nonché alla nuotatrice azzurra Federica Pellegrini. «Fantozzi - riprende Lamberti - sarà un importante veicolo per rientrare nel circuito sportivo nazionale». E la parola passa proprio all’ex cestista: «E’ necessario recuperare la tradizione che ha fatto del Basket Livorno un vanto per la città. Sarebbe assurdo vendere i nostri titoli: dobbiamo far convogliare in un progetto tecnico credibile forze imprenditoriali che abbiano voglia di impegnarsi». Una priorità: «Scommettere sul settore giovanile che in passato è stato una vera fucina di talenti». Si parte dal basket per arrivare al rugby, al ciclismo e al remo. In lista ci sono, tra gli altri, Daniela Becherini, Ivo Sforzi, Paolo Ciolli; competenze diverse per un obiettivo comune: «Rafforzare la cultura dello sport in città, anche in una ottica turistica». Se la Becherini si impegna a portare avanti un progetto di «sport come ricetta del buon vivere», Ciolli parla della necessità di trovare «strutture adeguate per il rugby e di rispondere al grido di aiuto dei giovani del Palio». J.G.".

lunedì 1 giugno 2009

LEGADUE: OGGI L'ISCRIZIONE MA IL FUTURO RESTA ANCORA NEL DUBBIO

Postiamo oggi un articolo del quotidiano "La Nazione", con firma di Lorenzo Gremigni, sull'iscrizione della società del Basket Livorno al prossimo campionato di LegaDue e sul futuro della società: "Manca ancora la sicurezza per il proseguimento dell’attività. Possibile la cessione ad un’altra piazza Livorno. L’iscrizione al campionato di Legadue si farà entro oggi. Come avevamo previsto perché c’erano pochi dubbi in proposito dal momento che sarebbe stato da suicidi perdere anche il titolo sportivo e non poterlo eventualmente cedere vantaggiosamente al momento opportuno. Che potrebbe essere attorno alla fine del mese. Passate le elezioni. Si vocifera di un gruppo fiorentino che sarebbe disposto a rilevare la società, ma le notizie che provengono dalla capitale toscana parlano si di un interessamento ma solo per riportare il basket d’èlite a Firenze da dove manca da troppo tempo. Il fatto che si sia riusciti a trovare il modo di ripianare il bilancio al 30 aprile non comporta insomma la sicurezza del proseguimento dell’attività della società di via Pera. Anche perché poi andranno saldati i conti anche per i mesi di maggio e giugno e chi volesse subentrare si troverebbe a dover sostenere questa spesa oltre che stanziare un budget per la prossima stagione. La soluzione più probabile a questo punto è la cessione del titolo a cui è interessata da tempo, e dalla Sicilia si dice che avrebbe un diritto di prelazione nell’acquisto, Capo d’Orlando che vuole ritornare alla ribalta dopo la cancellazione dalla serie A dell’estate 2008, ma sembra che sia entrata decisamente in concorrenza anche Verona, di cui già si era detto, e che avrebbe alzato l’offerta in denaro. Difficile capire cosa possa succedere, ma il destino di Basket Livorno sembra segnato. Ci sarebbe la possibilità di scambiare il proprio titolo con quello di B1, ma la cosa potrebbe essere utile solo se si pensasse a costruire una società vera con tanto di manager, vivaio e prospettive future anche a medio-lungo termine. E non è che la cosa sia facile. L.G.".

BASKET LIVORNO: FACCIAMO IL PUNTO SULLA SITUAZIONE

Siamo al primo giugno e l'iscrizione al prossimo campionato di LegaDue è stata effettuata, con qualche anticipo, da parte del Basket Livorno. Finalmente una buona notizia.
Ma ora ci sono altre nuvole sopra il cielo della società di via Pera e per il momento non sappiamo ancora benissimo quale sia il colore: o bianche (che di solito non portano tanto acqua) o grigie scuro (che portano tanta acqua da poter cancellare tutto).
Leggendo i quotidiani la scorsa settimana abbiamo potuto prendere atto che esistono 3 strade: la prima è quella più ottimistica che porta all'ingresso in società di una cordata di imprenditori toscani, che quindi potrebbe portare qualche risorsa economica in più per poter vedere iniziare il campionato con un titolo sportivo di LegaDue ancora presente a Livorno. Le altre due sono quelle più negative e che portano allo scambio del titolo sportivo. Le voci (sempre quelle dei giornali) dicono che al titolo sportivo di LegaDue sono interessate due piazze importanti della pallacanestro italiana. La più blasonata fra queste due è quella di Verona, l'altra è quella di Capo d'Orlando. Verona è da molto tempo che manca dal panorama nazionale, Capo d'Orlando, invece, è stata appena radiata dal campionato di Lega A (ad inizio dell'attuale stagione) ed entrambe non vedono l'ora di poter fare il salto di categoria senza sudare tanto (la cessione porterebbe nelle casse 700mila euro).
Le prospettive non sono molto ottimistiche ma noi staremo dietro a questo argomento seguendo giorno dopo giorno tutti i rumors con la speranza di vedere queste nuvole allontanarsi, magari con una bella libecciata!