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martedì 12 dicembre 2017

LA PALESTRA DI VIA PERA INTITOLATA A STELIO POSAR


Momento storico per la pallacanestro livornese. A pochi giorni dalla scomparsa la società dell'Invictus Meloria 2000 Livorno ha deciso di intitolare la palestra di via Pera a Stelio Posar, indimenticata figura della pallacanestro livornese e italiana.
Posar è scomparso lo scorso 20 novembre ed è stato uno dei grandi rappresentanti della pallacanestro livornese ma anche della pallacanestro italiana con 44 presenze e 231 con la maglia azzurra.
Ecco le parole di Alessandro Cirinei, dirigente dell'Invictus Basket Livorno ed uno dei promotori dell'intitolazione: "Ho avuto modi di passare molto tempo con Stelio durante la stesura di "Romanzo a Spicchi", durante la quale mi ha aiutato tantissimo anche grazie alla sua memoria di ferro. Non ci ho messo molto a realizzare che la vita stessa di Stelio Posar era un romanzo, dal suo incredibile amore per Livorno alle vicende sportive riguardanti il Basket. Stelio ha attraversato molte epoche cestistiche. Come giocatore, negli anni cinquanta, era un fenomeno. Considerato il più grande talento italiano, Stelio ha approfondito i fondamentali guardando gli Americani giocare presso la base USA di Trieste fino ad adottare per primo il tiro in sospensione. Dotato di grandi abilità di palleggio, Stelio era potente e micidiale in penetrazione ma anche un cecchino dalla lunga distanza. Dopo il fallimento del CA.MA venne ceduto a Bologna dove restò due anni, prima di essere riportato a Livorno dalla famiglia D'Alesio, che lo volle alla Libertas. Fu in quel periodo che Stelio, iniziò a confrontarsi con giocatori della nuova generazione. Mi raccontò che passava serate intere da solo ad allenarsi per modificare il suo tiro a due mani per essere in grano di essere mortifero anche tirando in modo più moderno. Con l'aiuto di Dedo Damiani trovò lavoro allo Stanic e passò l'ultima parte della sua carriera nel Portuale. Smise a 37 anni ma la passione sconfinata per il basket era troppo forte e così divenne allenatore eccellente. Ebbe modo di allenare la prima squadra della Pallacanestro Livorno ma poi decise di lasciarla a Raffaele e dedicarsi ai giovani. Tornò quindi alla Libertas per aiutare Cacco Benvenuti a forgiare nuovi giocatori. Uno di questi è proprio Alessandro Fantozzi, di cui era gelosissimo e estremamente protettivo. Fece un gran lavoro anche con le ragazze, dimostran dosi un grande insegnate di basket. Stelio era un campione vero, una persona autentica, ricordo che mi desse che sapeva che avrebbe giocato in Serie A e che ci sarebbe riuscito anche se avesse giocato nella nostra epoca. Purtroppo la prematura scomparsa del figlio Matteo, a causa di un tumore al cervello, lo aveva fatto invecchiare precocemente. Fu così che mi venne l'idea di proporre a D'Alesio di intitolargli la Palestra di via Pera. Ero titubante perché era ancora in vita. Ma Stelio mi chiamò per il mio compleanno per regalarmi una bottiglia di Rum e per dirmi "Alessandro, quello che hai fatto mi da un'energia pazzesca. Se tu mi avessi fatto intitolare la palestra da morto, non me la sarei goduta. Adesso so che quando non ci sarò più i ragazzini si incuriosiranno e si chiederanno chi era Stelio Posar.".


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