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giovedì 27 maggio 2010

LA SCOMPARSA DELLA PALLACANESTRO FEMMINILE DI VERTICE A LIVORNO

Dopo la scomparsa della pallacanestro maschile di vertice scompare anche la pallacanestro femminile di vertice. Non tanto perché la formazione è retrocessa dalla serie A1 alla serie A2 ma perché, come riporta anche l'articolo del quotidiano "Il Tirreno" che stiamo per postare, il proprietario del club labronico ha decisivo di vendere il titolo sportivo.

"LIVORNO. Dalle stelle alle stalle. La società Women dopo i lustri della serie A, dà un colpo di spugna sul passato, vende il titolo di A2 (alcune richieste ma per adesso nessuna conferma), e ricomincia con quelle giovani che hanno ottenuto la promozione in B d'eccellenza. «Le soluzioni - dichiara Piero Bottoni, numero uno biancorosso - erano due». «Se fossero rimaste Buccianti e Mariani avremmo disputato la serie A2 anche se saremmo stati costretti a prendere troppa gente di fuori. Nello stesso tempo, però, non sarebbe stato giusto proprio nei confronti di Elisa e Francesca, che hanno confermato di essere ormai giocatrici degne della massima serie (ricordiamo che a questo proposito Buccianti ha firmato con Priolo e Mariani è in trattativa con alcune società sempre di A1, ndr)». «L'altra soluzione - continua il patron Women - e alla fine è quella che è stata approvata da tutti noi del consiglio, è di continuare a lavorare al progetto-giovani e quindi ripartire dalla B1. Abbiamo una squadra, neopromossa a tutti gli effetti, con alcune giocatrici veramente interessanti (vedi le varie Diene, Amato, Giari, Tringale, Luciani) alle quali integreremo supporti interni (si parla di alcuni possibili ritorni, tra l'altro, la labronica Ilaria Carlesi in prestito a Montecatini, ndr), almeno un paio di 1992-93, e scandaglieremo il mercato sul discorso pivot». E per quanto riguarda il problema allenatore? «Sicuramente questo ridimensionamento ha spiazzato tutti. Il budget è assai ridotto rispetto al passato e quindi anche per quanto riguarda il capitolo allenatori è ancora presto per parlarne». Anche per il basket femminile, dunque, come per quello maschile l'anno passato, si chiude il discorso serie A. Questa precarietà, carenza di fondi e di aiuti extra, costringe anche le donne a fare un passo indietro, e a ricominciare con le giovani. La speranza resta comunque che proprio le giovani ce la facciano a risalire la china e a riportare la società biancorossa agli antichi splendori. Voglia e volontà ci sono. Non ci resta che attendere e seguire l'evolversi della storia"

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