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martedì 16 giugno 2009

BASKETLIVORNO: OGGI LA FINE DI UN LUNGO CALVARIO

Alle ore 18 di oggi si terrà la riunione del consiglio d'amministrazione del Basket Livorno. Verrà deciso cosa fare e, escluso miracoli dell'ultim'ora, la decisione sarà quella di chiudere la saracinesca e concludere un lungo calvario. In merito alla questione postiamo un articolo del quotidiano "Il Tirreno": "LIVORNO. L’inizio della fine. La giornata di oggi potrebbe rivelarsi una di quelle date da ricordare per gli appassionati del basket livornese. Purtroppo, con tutta probabilità il 16 giugno 2009 non sarà inserito tra i souvenir felici. Anzi, potrebbe spiccare sul calendario come listato a lutto. Chi ama la palla a spicchi ad alto livello infatti dovrebbe riporre definitivamente ogni speranza di salvare il titolo di Legadue, attualmente detenuto dal Basket Livorno. L’assemblea dei soci in agenda per questo pomeriggio intorno alle 18 si profila come l’ultima tappa di un calvario durato ormai troppi anni. Dopo aver faticato per l’ennesima volta già solo per trovare le risorse necessarie all’iscrizione in extremis, conservando teoricamente la possibilità di partecipare al campionato di Legadue 2009-2010, la via crucis economica del sodalizio di via Pera sta per giungere tristemente al capolinea. La riunione odierna dovrebbe infatti ratificare ufficialmente la messa in vendita del titolo sportivo. Usare il condizionale è d’obbligo, anche se la speranza di un colpo di teatro in stile last minute è ridotto al lumicino. All’orizzonte invece salgono le quotazioni di una decisione sofferta, dolorosa ma apparentemente inevitabile. «Ad oggi, non ci sono novità di rilievo» preannunciava tristemente ieri Fabio Del Nista, numero uno dell’Asa, storico amico del basket e da anni prezioso supporto in materia di reperimento risorse per aiutare il club amaranto dei canestri. «Se le cose dovessero restare così, nonostante la riluttanza dello stesso sindaco Cosimi alla vendita del titolo, mi vedrò costretto a suggerire questa opzione ai soci - rivela con estrema sincerità Del Nista -. Purtroppo non possiamo più permetterci di seguire il cuore. Occorre una mentalità ragionieristica che ci permetta di salvaguardare la società dal fallimento. Coloro che si sono adoperati per il bene del club hanno fatto più del possibile, rimettendoci spesso anche di tasca propria. Non può essere rimproverato niente a nessuno: l’unica cosa necessaria era salvaguardare il titolo sportivo. Fatto questo, anche l’ipotesi dello scambio del titolo con una partecipazione futura alla A dilettanti resta utopistica: è vero che servirebbe la metà del budget attualmente necessario ma la cosa triste e che adesso a disposizione non ne abbiamo neanche un quarto». Se davvero non passasse la linea dello scambio (il canale di comunicazione privilegiato era quello con Verona, accompagnato potenzialmente da una sponsorizzazione di spessore nazionale), la messa in liquidazione della società diverrebbe quindi un passaggio scontato. «I club interessati all’acquisto restano sostanzialmente quelli noti» aggiunge Del Nista. Capo d’Orlando, già sulle tracce di Lumezzane e priva di di un titolo da scambiare, è una piazza tra le più gettonate. Andrea Puccini".

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