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lunedì 13 luglio 2009

ACCORDO STORICO TRA LIBERTAS E PIELLE LIVORNO

Non è accaduto nemmeno ai tempi della fusione quando le due storiche società della Polisportiva Libertas Livorno e la Pallacanestro Livorno riunirono sotto un unico nome le due prime squadre, ma è successo adesso. La Libertas Liburnia Livorno (società erede della vecchia Polisportiva Libertas) e l'A.S. Pielle Livorno (erede della vecchia e gloriosa Pallacanestro Livorno) infatti hanno deciso di creare un'unica squadra giovanile per affrontare la categoria under 19 d'Eccellenza mentre ai tempi della fusione i due settori giovanili rimasero distinti. Non si tratta di una fusione, come accadde in quella maledetta estate del 1991, ma di una collaborazione per risanare il settore giovanile livornese con l'obiettivo di cercare di ricreare quei campioncini che tanto hanno dato alla pallacanestro labronica. Ma vediamo in specifico che cosa succede in questo articolo che oggi postiamo del quotidiano "Il Tirreno" con firma di Andrea Puccini che entra in modo più significativo nell'argomento: "LIVORNO. Comporre una formazione competitiva a livello di under 19 d'Eccellenza, per tornare protagonisti. Magari sino al traguardo conclusivo della stagione costituito dalle finali nazionali di categoria. Questo l'obiettivo dell'accordo quasi storico stipulato da Libertas e Pielle.Chiamatela collaborazione, partnership, unione di forze o come volete. L'iniziativa messa in campo a sostegno dei rispettivi settori giovanili e del movimento cestistico livornese in generale è però ben lontana da quella maledetta «sinergia» dell'estate del '91. «In questo caso si tratta piuttosto di un'alleanza competitiva, grazie alla quale intendiamo lanciare un messaggio antidepressivo ai moltissimi appassionati di basket a Livorno. Questo sport è ancora vivo e vegeto: la dimostrazione è la fervida attività di due realtà, ben distinte ma unite dal minimo comune denominatore della passione messa quotidianamente in palestra da circa 500 ragazzi e dai loro istruttori».All'indomani dell'uscita di scena del Basket Livorno questo è quanto ha voluto precisare Giovanni Pardini, neo numero uno della Libertas da pochi giorni. Seduti al suo fianco, durante la conferenza stampa tenuta ieri al primo piano di quella che è stata sino a qualche giorno fa la sede della Bielle amaranto in via Pera, anche un tandem di ex giocatori. Il direttore sportivo gialloblù Massimo Giusti e l'attuale presidente factotum della Pielle Manolo Burgalassi: gente che dal vivo, seppur su sponde opposte, ha condiviso sul parquet l'esperienza indimenticabile dell'escalation del basket labronico.«Conserviamo un valore aggiunto come la sana rivalità delle prime squadre - prosegue Burgalassi - Sino a qualche anno fa, quando la concorrenza era ancora più agguerrita (alle finali tricolori accedevano solo le migliori otto, adesso sono il doppio) la pallacanestro livornese saliva ogni anno alla ribalta proprio grazie alle selezioni giovanili. Il target quindi sarà affacciarsi nuovamente a palcoscenici di tale portata. Ma non recluteremo talenti già formati da oltre confine: non abbiamo né la disponibilità ma neanche l'intenzione di operare in questo modo. Preferiamo dare possibilità e risalto a talenti nostrani, prodotti direttamente dai nostri vivai. Ad eccezione di Tommy Fantoni, è da troppo tempo ormai che un livornese puro non arriva a grandi livelli».
La collaborazione, già avviata negli anni scorsi con qualche scambio di ragazzi per colmare eventuali lacune nei vari roster (vedi i classe '93- '94), sale quindi di livello. I più maturi tra i nati nel '91 di entrambi i vivai affronteranno il torneo d'Eccellenza sotto la guida di coach Marco Pistolesi e le insegne della Triglia di via Cecconi (anche se lo scambio di nome dovrebbe procedere a rotazione), il resto assieme ai più giovani di un anno comporranno un altro gruppo Libertas, partecipante al campionato open. A conferma della bontà dell'operazione poi, c'è anche un precedente felice che zittirà i nostalgici ortodossi. «Ho vissuto in prima persona un'esperienza del genere. All'epoca dei cadetti, giocai una stagione con una squadra piellina. Assieme a me c'erano ragazzi come Bertolini e Paoli, mentre Vortici e Filoni ad esempio fecero un percorso inverso - è l'aneddoto dell'ex play Libertas Giusti, pronto a rassicurare a qualche purista che aveva già storto il naso - una tappa della mia carriera che portò fortuna: già l'anno seguente venni inserito nel team di serie B»
."

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