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lunedì 6 luglio 2009

BASKET LIVORNESE: ORA SI IPOTIZZA LA PARTECIPAZIONE ALLA SERIE B DILETTANTI

Adesso voci in città parlano di una partecipazione di una squadra livornese al campionato di serie B dilettanti (ex B2). Vediamo come tratta questo argomento in questo articolo del quotidiano "Il Tirreno" firmato da Renzo Marmugi: "Io sono soltanto un traghettatore. L’amministrazione comunale mi ha chiesto un aiuto in questo particolare momento e io lo faccio volentieri. Il 7 luglio è vicino, ma penso che al massimo lunedì dovrebbero esserci delle novità». Parole e musica di Piero Bottoni, in attesa come l’assessore allo sport Ritorni che da una società fuori regione di serie B dilettanti arrivi l’okay per la richiesta del cambio di sede da presentare agli organi competenti. «Abbiamo due opzioni - prosegue Bottoni - e qualora saltasse la prima ci metteremmo al lavoro per l’altra». «L’amministrazione comunale pensa di poter aiutare il basket a ripartire cercando un imprenditore in grado di fare da punto di riferimento, oltre che una società di appoggio a Livorno. Il mio compito - è ancora la voce del patron delle Women - è soltanto quello del garante. Per accogliere la nuova società e consegnarla a qualcuno in grado di poterla gestire». Nelle prossime ore, dunque, potrebbero esserci novità importanti, anche se poi si dovranno cercare le energie e le persone in grado di costituire una società, imprenditori disposti a versare una piccola cifra per arrivare a quel budget di 300-350 mila euro necessario per una B dilettanti di buon livello. Piero Bottoni in questi giorni dovrebbe anche incontrare i dirigenti della Libertas per capire se ci sono dei margini per una collaborazione, mentre da Bologna, sponda Virtus, Massimo Faraoni conferma la sua intenzione di dare una mano al basket della sua città. «Sono vicepresidente del Comitato regionale della Fip e dirigente di una società di vertice - dice - penso di avere nella pallacanestro un potere contrattuale e un nome da spendere. Non ho interessi personali, né figli da far giocare, ma so che per Livorno è importante rimanere in un campionato nazionale e da amico del basket cercherò di prestare la mia opera. L’importante, secondo me, è tenere viva la pallacanestro e anche la passione, abituandosi comunque a fare il passo secondo la gamba e valutando ogni anno le forze economiche a disposizione. Senza voler rincorrere per forza le promozioni, ma pensando piuttosto a costruire una struttura sana». Il 10 luglio. Mentre Livorno dopo il disastro della rinuncia alla Legadue sta cercando di piantare dei nuovi semi, il 10 luglio è in agenda l’assemblea dei soci di Basket Livorno, che dovrà decidere la messa in liquidazione. Un passo doloroso ma inevitabile, viste le passività accumulate negli ultimi anni. I giocatori attraverso il portavoce Charlie Foiera restano in contatto con il sindaco Cosimi, il quale ha preso l’impegno di onorare le spettanze arretrate, però servirà anche una presa di responsabilità di tutti i soci. Quello di maggioranza, Valterio Castelli, deteneva il 60% del pacchetto azionario, e insieme a lui ci sono Patrizio Tofani, l’empolese Polini e il Comune al 5%. L’osso più duro in questo momento sembra il “signor TDshop”, sceso dalla nave a campionato in corso e fin qui insensibile a ogni tipo di richiamo. Ognuno, però, a questo punto dovrà fare la sua parte, e il discorso vale anche per l’ex presidente. Da quando decise di dimettersi la gestione ordinaria è passata ai superstiti e chi ha portato avanti Basket Livorno l’ha fatto seguendo alla lettera il percorso tracciato in precedenza da chi aveva firmato i contratti. Senza spendere un euro oltre il preventivato e rinunciando anche a prendere un rinforzo (Mauricio Aguiar) quando s’era infortunato Rossetti e i playoff sembravano ancora un traguardo realistico. Insomma, il 10 luglio nessuno potrà nascondersi. Anche perché davanti a un fallimento potrebbero esserci dei risvolti poco piacevoli per tutti. (re.mar.)".

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