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venerdì 11 dicembre 2009

FANTOZZI A GIOIA TAURO: ECCO COSA HA DETTO LA STAMPA

L'avevamo data noi per primi la notizia dell'ingaggio da parte della società di pallacanestro di Gioia Tauro (la Cestistica Gioiese) di Alessandro Fantozzi, storico capitano della Libertas Livorno, come allenatore.
Oggi postiamo l'articolo, con firma di Andre Puccini con cui il quotidiano livornese "Il Tirreno" racconta la nuova avventura del giocatore simbolo di una metà della pallacanestro livornese.
"LIVORNO. Il richiamo del profondo sud. Il nuovo capitolo nella vita di Alessandro Fantozzi, indimenticato capitano Libertas, si riapre nuovamente sui parquet dello Stivale. Dopo aver assaggiato già con la canotta da giocatore l'atmosfera di piazze passionali come Reggio Calabria (per una stagione, nel 1994-'95) e Capo d'Orlando (dal 1998 al 2003, contribuendo in maniera decisiva alla rapida ascesa e alla conquista storica della Legadue), l'ex play ha scelto di tuffarsi in una nuova avventura.Con i panni di allenatore della Gioiese, un team che milita nel girone H della serie C Dilettanti. A Gioia Tauro, nel cuore della Calabria sulla costa tirrenica, ormai da un paio di settimane Fantozzi ha già ripreso a tessere le fila della sua seconda carriera. Anche se in panchina, quell'altra vita cestistica che aveva cominciato a costruire negli anni passati nelle serie minori. Grazie alle esperienze maturate al timone di Cecina in B2 e ancora prima con il ritorno all'ovile (pur sfortunato, visto il ko nella finale playoff promozione per salire in C1) come faro-testimonial per la sua Libertas.Fantozzi però non sa stare senza palla a spicchi e torna così a rimbalzare anche lui da una parte all'altra dello Stivale, in un tira e molla senza fine tra l'habitat di casa e quei parquet del sud che gli hanno sempre regalato grandi emozioni e soddisfazioni. «La Gioiese è una realtà che ha voglia di crescere e punta a salire di categoria nel giro di poche stagioni: per certi versi, mi ricorda l'approccio della meravigliosa cavalcata vissuta a Capo d'Orlando - spiega la sua scelta il mitico numero 10 gialloblù - Anche in quest'ottica si spiega la mia chiamata: oltre all'impianto puramente tattico, con la mia esperienza posso fornire qualche consiglio prezioso anche per quanto riguarda l'assetto organizzativo».
Nel frattempo però, anche le cose sotto canestro sembrano già decisamente migliorate in coincidenza del suo insediamento al timone: due uscite e altrettanti successi, un bell'en plein iniziato con Battipaglia e allungato nel derby con Rosarno. «L'ultima vittoria soprattutto è stato un esame probante, in una gara molto sentita a livello locale - è il commento di Fantozzi al magic moment dei neroarancio - Quando ho accettato, non conoscevo molto della squadra visto che su questa categoria minore è molto difficile reperire e studiare i video delle partite. Dal punto di vista tecnico però, le individualità nel roster sono ottime: tre argentini naturalizzati e tre italiani di qualità. Ma gli altri sono tutt'altro che riserve, considerato che alcuni di questi giocatori vantano esperienze anche al piano superiore».A differenza di quando infilzava a raffica le retine avversarie, la filosofia tattica di Fantozzi allenatore è però ben differente. «Malgrado si tratti di un organico di qualità, puntiamo molto anche sull'aspetto difensivo» sottolinea il coach della Gioiese secondo in classifica in coabitazione a 16 punti con il Gela.Una graduatoria dominata a punteggio pieno dopo 11 giornate da quel club che rappresenta un tassello fondamentale del suo passato agonistico, Capo d'Orlando. «Mi ritroverò contro una città nella quale ho lasciato il cuore e dove sono sempre in contatto con molti amici», ammette Fantozzi, che all'Orlandina ha scritto pagine talmente importanti da meritarsi un impianto di casa intitolato interamente alle sue gesta (unico caso nella storia italiana per quanto riguarda uno sportivo ancora in attività).Un pizzico di inevitabile nostalgia che però, da livornese doc, sdrammatizza al volo con una battuta: «Peccato che prima del mio arrivo, il calendario dell'andata abbia già consumato la trasferta in Sicilia. Espugnare il PalaFantozzi avrebbe davvero avuto un sapore particolare»."

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