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giovedì 10 dicembre 2009

SIGNORE E SIGNORI: CHE SQUALLORE!!!

Chi, tra gli appassionati di pallacanestro, in queste domeniche non è passato da Porta a Terra, magari per andare al cinema, e ha visto il parcheggio del PalaLivorno (nella foto) vuoto, senza una macchina?
Il sottoscritto vi è passato e, garantisco, è stato come un colpo al cuore.
Un palazzo dello sport con 8.500 posti, inaugurato il 14 maggio 2004 (solo 5 anni fa dopo un lavoro durato oltre 10 anni), una struttura che mezza Europa ci invidia, un palazzo dello sport fiore all'occhiello di tutta la pallacanestro italiana vuoto.
Ci doveva andare a giocare la formazione femminile della Women Livorno (almeno si vociferava prima dell'inizio del campionato) che disputa il campionato di serie A1 ed è rimasta la prima squadra di pallacanestro di Livorno. Invece è stato preferito rimanere al PalaMacchia, il vecchio PalaAllende, storico "catino" dell'Ardenza che ha vissuto e ha fatto vivere la miglior pallacanestro livornese di sempre.
Al PalaLivorno (che fino a poco tempo fa si chiamava PalaAlgida e che ora non ha più nemmeno lo sponsor perché lo ha mollato anche quello) ci vengono artisti di secondo piano per i concerti (i vari Guccini e company) che possono, si attrirare il pubblico, ma non le grandi masse; ci vengono i sindacati o i partiti per farvi i congressi; ci vengono fatte le fiere dell'elettronica; ci vengono fatti vari spettacoli di vario tipo ma quello percui è stato creato, ovvero lo sport della pallacanestro, non vi è più traccia.
Già in LegaDue, come nel campionato dello scorso anno, il PalaLivorno era troppo grosso come impianto e sembrava una cattedrale nel deserto, oggi è proprio una cattedrale nel deserto.
E' vero, la pallacanestro è in crisi un pò da tutte le parti (l'unica che resiste è Siena perché ha dietro il potente Monte dei Paschi). Se per puro caso, "spippolando" sul telecomando della tv, capitiamo sui canali che trasmetto l'Eurolega (la Champions del basket) capita che, in una partita casalinga di Milano, il Forum d'Assago sia completamente vuoto. Una volta si doveva sgomitare per andare al palasport, oggi invece no! Chiudiamo questa parentesi sulla crisi del basket e torniamo a noi.
Dicevamo della cattedrale nel deserto. Signore e signori, è un vero squallore vedere un impianto di questo tipo così vuoto. L'unica volta che il parcheggio del PalaLivorno si riempe è per andare a fare la spesa alla vicina Conbipel e al vicino Declathon.
Bisogna pensare al futuro del basket a Livorno, ricreare quella cultura sulla palla a spicchi che oggi è andata un pò persa. Livorno una capitale al suo tramonto. La vecchia Salonicco del Tirreno che non ha più il potere di attirare i capitali per allestire una o più squadre per poter competere ai massimi livelli.
Che bello sarebbe sentire, un domani, la canzone dell'Eurolega risuonare al PalaLivorno, un impianto che meriterebbe questi palcoscenici. La speranza è l'ultima a morire, noi abbiamo la speranza ed anche la calma di attendere la creazione di una base da cui ripartire perché tutta la storia di cui è stata protagonista la nostra città non deve essere cestinata come una palla di carta.

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